Il ventaglio celeste
Dopo essersi goduto una bella siesta nel giardino di Nasreddin, un ciarlatano di passaggio, che vantava grandi realizzazioni spirituali, andò a condividere una tazza di tè con il padrone di casa.
«Suvvia, raccontami delle tue sublimi esperienze mistiche», gli chiese Nasreddin.
«Ebbene», rispose quel ciarlatano, «nel sonno mi capita di lasciare questo mondo e d’innalzarmi fino al settimo cielo»,
«O grande maestro», continuò Nasreddin, «e non ti capita mai di percepire sul tuo viso una sorta di frescura, una dolce brezza generata da un qualche ventaglio?»
«Proprio così!», esclamò quel ciarlatano, convinto che si trattasse di un segno di altissima realizzazione spirituale.
«Ebbene», gli spiegò Nasreddin, «è meglio che tu lo sappia: quel ventaglio celeste è la coda del mio asino che ti sfiora il viso, mentre tu schiacci il tuo bel pisolino!»
Tratto da: La folle saggezza di Nasreddin: Come la filosofia Sufi svela che il mondo è uno scherzo cosmico – Ed. Mondadori © Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
di Matthieu Ricard (Autore), Ilios Kotsou (Autore), Sergio Orrao (Traduttore)