Una felicità autentica e duratura

C’è un mito cui abbiamo creduto per tutta la nostra vita: bisogna «ottenere» la felicità, e solo se riusciamo a far combaciare tutti i tasselli che compongono la nostra vita, saremo finalmente felici. Ma questa non è felicità, è una forma di schiavitù.

A quanto pare, diamo per scontato che tanto la felicità quanto la sofferenza siano conseguenze dirette delle condizioni esterne. Tuttavia, è certo che i veri fattori decisivi in questo caso siano i nostri pensieri e le nostre reazioni. Inoltre, se osserviamo come due o più persone non sempre concordino sul fatto che una data situazione provochi felicità o sofferenza, non possiamo che dedurne che si tratta di un’esperienza interiore, svincolata dal mondo circostante.

Questo libro parla proprio di come volgere lo sguardo all’interno e trovare la fonte della felicità racchiusa dentro di noi. Anziché essere una sensazione sfuggente che a volte proviamo per pura fortuna, secondo me la felicità è un’abilità che si può apprendere; la concepisco come la conseguenza di un allenamento mentale e credo che gli esseri umani siano naturalmente predisposti a provarla. Imparando la pratica della mindfulness, possiamo scegliere di essere felici, indipendentemente da qualsiasi cosa accada. Senza questi strumenti, rischiamo di essere sempre le vittime di ciò che potrebbe o non potrebbe accadere.

Certo, nel mondo ci sono molte persone che si trovano ad affrontare condizioni di vita durissime, in cui la possibilità di essere felici appare incredibilmente remota. In quei casi tutto ciò che si può fare è cercare di sopravvivere, ma appena le cose migliorano un poco e si ritrova un minimo di spazio vitale, la meditazione può diventare un potente strumento di protezione, da padroneggiare in vista del successivo momento di difficoltà. Così facendo si affina una certa elasticità mentale, che permette di affrontare le situazioni più complesse.

Tratta da «Felice come un monaco buddhista. La meditazione per il XXI secolo», Vallardi editore, 2013, 
di  Gelong Thubten  (Autore), traduzione di Sergio Orrao. ©. Riproduzione vietata, tutti i diritti riservati.

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